Negli ultimi anni, numerosi casi di truffe bancarie hanno coinvolto istituti italiani, mettendo in luce gravi falle nei sistemi di sicurezza e nella gestione dei rapporti con i clienti. Di seguito, alcuni esempi significativi che evidenziano la complessità e la gravità del fenomeno.

Truffe via SMS e responsabilità delle banche

Nel 2020, una cliente di Firenze ha ricevuto un SMS fraudolento che la invitava a verificare i suoi dati anagrafici tramite un link. Senza inserire alcuna credenziale, ha cliccato sul link e, pochi giorni dopo, ha scoperto un bonifico non autorizzato di oltre 13.000 euro dal suo conto. La banca ha inizialmente rifiutato il rimborso, ma il tribunale di Firenze ha condannato l’istituto a restituire l’intera somma, sottolineando l’obbligo della banca di garantire sistemi di sicurezza adeguati per proteggere le credenziali dei clienti .La Nazione
La Cassazione e il phishing: la responsabilità ricade sul cliente

In contrasto con la sentenza di Firenze, la Corte di Cassazione ha stabilito che, in caso di truffa tramite phishing, la responsabilità è del cliente. In una vicenda riguardante un conto Bancoposta, i titolari hanno subito una sottrazione fraudolenta di 6.000 euro. La Cassazione ha ritenuto che l’azione imprudente del cliente, che ha inserito i propri codici in una e-mail fraudolenta, esclude la responsabilità dell’istituto bancario .altoadige.it+3Corriere della Sera+3ANSA.it+3
Caso Parmalat: il più grande crac finanziario europeo

Il crac Parmalat, scoperto nel 2003, rappresenta uno dei più gravi scandali finanziari in Europa. La società alimentare italiana ha mascherato un ammanco di circa 14 miliardi di euro attraverso falsi in bilancio. Il fondatore, Calisto Tanzi, è stato condannato a 17 anni e 5 mesi di reclusione per bancarotta fraudolenta. Il crollo ha causato l’azzeramento del patrimonio per migliaia di piccoli azionisti e risparmiatori .Wikipedia
Banca Carige: truffa nel ramo assicurativo

Nel 2017, l’ex presidente di Banca Carige, Giovanni Berneschi, è stato condannato per una maxi-truffa ai danni del ramo assicurativo dell’istituto. La truffa prevedeva l’acquisto di immobili e quote societarie a prezzi gonfiati, con plusvalenze investite all’estero. Dopo vari gradi di giudizio, Berneschi ha patteggiato una pena di 2 anni e 10 mesi .Wikipedia
Banca Popolare di Vicenza: indagini per aggiotaggio
Nel 2015, la Banca Popolare di Vicenza è stata oggetto di indagini per aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza. Il presidente Gianni Zonin e l’ex direttore generale Samuele Sorato sono stati indagati per aver manipolato i conti dell’istituto, causando perdite per miliardi di euro. Le indagini hanno portato a significative svalutazioni e a una drastica ristrutturazione della banca .Wikipedia
Questi casi evidenziano l’importanza di una vigilanza rigorosa e di sistemi di sicurezza efficaci per proteggere i risparmiatori e garantire l’integrità del sistema bancario italiano.